Litizzetto: "Il mondo va a rotoli e purtroppo sono rotoli di carta igienica"

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

"Il mondo va a rotoli e purtroppo sono rotoli di carta igienica". E’ con questa frase che Luciana Littizzetto ha esordito ieri sera a “Che Tempo che fa”, la trasmissione di Fabio Fazio. La comica piemontese ha spiegato ai telespettatori che i produttori mondiali di questo prodotto vogliono utilizzare solo carta di alberi vergini e non la carta riciclata perché non è abbastanza morbida.

Ma così facendo distruggiamo ogni anno 850mila tonnellate di tronchi d'albero provenienti dalla Foresta Boreale. Dopo una predica a tutto il mondo, la comica dibatte sorniona: "Quello della carta igienica è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo".

La carta igienica si produce a partire dalla cellulosa, quindi dagli alberi, e dalla carta riciclata: più alto è il contenuto di fibra vegetale nuova più la carta risulta essere morbida e soffice. Una carta supermorbida richiede moltissime fibre prese dalla polpa degli alberi. Inoltre una carta bianchissima richiede scoloranti chimici a base a cloro, tutto a discapito della natura. Più è morbida sulle nostre terga, peggio è per l'ambiente.

Ma chi ci ha trasmesso questa voglia irrinunciabile di sofficità se non l’azienda con anni e anni di campagne pubblicitarie incentrate proprio su questa caratteristica? Esistono diverse facce della realtà ed i pubblicitari hanno scelto astutamente quale presentarci. Se ci avessero fatto vedere alberi sradicati e specie a rischio di estinzione, al posto di quei dolcissimi cuccioli di labrador, avremmo optato ugualmente per l’estrema morbidezza?

E' davvero tanto necessaria? Non basta l’acqua fresca, sempre a portata di mano nei nostri bangi? Anche perché quella di lavarsi sarebbe la soluzione migliore sotto tutti i punti di vista: igienico, economico, ecologico, sanitario.
In alcune culture l’utilizzo della carta igienica è considerato addirittura incivile.

E meno male perché se tutto ad un tratto in India, più di un miliardo di persone cominciassero ad usare la nostra morbida e bianca carta igienica probabilmente ci resterebbe davvero poco, da vivere.