Efficienza energetica, perché per l'auto sì e per la casa ancora no?

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

E' curioso vedere come oggi quasi nessuno acquista più un'auto che consuma 20 litri ogni 100 km. Ma tanti proprietari orgogliosi di guidare un'auto che consuma appena 5 litri ogni 100 km, continuano ad abitare in case ad alto consumo energetico. Comunque dal 2020 ogni edificio che verrà realizzato dovrà essere autonomo dal punto di vista energetico, cioè dovrà auto prodursi la totalità della quantità di energia di cui necessita per il proprio mantenimento.

Ma cosa significa costruire una casa energeticamente efficiente?
- consumare meno energia e tagliare le spese
-migliorare la vita di chi ci abita, grazie a un maggior comfort e benessere
-proteggere l'ambiente in cui viviamo e ridurre l'inquinamento
Un edificio dal punto di vista energetico è come una scatola, un contenitore di “qualcosa” che deve essere in grado di acquisire nella maggior misura possibile e conservare al proprio interno a lungo. Questo “qualcosa” è l'energia. Quindi la scatola deve poter accaparrarsi tutta l’energia di cui può disporre e disperderne la minore quantità possibile.
Come fare? E’ necessario, innanzitutto, che la scatola sia collocata in un luogo ad hoc e comunque posizionata in modo tale da sfruttare al meglio l’energia naturale a disposizione (sole e vento). E' poi opportuno che la scatola sia completamente chiusa, cioè che non abbia punti deboli attraverso cui l’energia possa fuoriuscire, disperdendosi in atmosfera.

Collocare la scatola in modo corretto deve prevedere una attenta analisi bioclimatica per scoprirne le potenzialità energetiche sfruttabili, a ciò deve seduire la progettazione delle esposizioni dell'involucro.

I principali elementi e fattori disperdenti di un involucro termico e le relative percentuali rispetto alla quantità totale di energia in ingresso.
Elementi e Fattori disperdenti
CHIUSURE OPACHE VERTICALI: 20-25% COPERTURA: 18-25% VENTILAZIONE: 12-18% PRIMO SOLAIO: 12-16% CHIUSURE TRASPARENTI: 12-15% PONTI TERMICI: 3-5%

Questo per quanto riguarda il sistema edificio. Ora passiamo agli impianti che devono essere perfettamente modulatei in base alle reali esigenze termiche dell’involucro. E' ovvio è che un involucro che massimizza i guadagni di energia e ne minimizza le perdite, non ha bisogno di sistemi impiantistici di elevata potenza.

Una progettazione efficiente deve interagire attivamente con la diagnosi energetica dell’intero sistema per individuare le scelte ottimali, partendo dall'edificio fino ad arrivare agli impianti. E’ intuitivo che un in un edificio energeticamente efficiente le fonti di energia debbano essere di tipo rinnovabile, quindi largo spazio ai pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica unitamente ad impianti di propagazione del calore operanti a bassa temperatura (pannelli radianti a pavimento, parete, soffitto...) o alimentati da carburante “naturale” caldaie a biomassa o, ancora, che basino il proprio principio di funzionamento sfruttando l’energia contenuta nel terreno, nell’aria o nell’acqua di falda (pompe di calore).

La casa energeticamente efficiente è insomma il risultato della combinazione di molteplici variabili riconducibili alla location- caratteristiche, potenzialità, vocazione e a chi ci abita (esigenze, gusti, alle direttive dei regolamenti locali). Queste variabili devono poi essere combinate in un unico sistema edificio-impianto energeticamente efficiente, ed è qui che entrano in gioco gli Specialisti dell'Energia Verde, la rete italiana di installatori, progettisti e studi tecnici, che grazie alla forza del gruppo sono in grado di seguire l'intero progetto e la successiva realizzazione di edifici energeticamente efficienti certificati (per informazioni e audit energetici gratuiti scrivere a : info@dehalfv.com)