La vera sfida è sull'efficienza energetica, in tutte le sue declinazioni
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La vera sfida per il nostro futuro è sull’efficienza energetica. I produttori che insegnano ai consumatori come risparmiare e quindi accettano di guadagnare di meno si vedono forse solo nel mondo dell’energia. Eppure è proprio così, e non dipende solo dalla crisi o dal riscaldamento globale: perfino gli operatori elettrici, che una volta vendevano solo la corrente, ora vendono anche soluzioni per risparmiarla. In quest’ottica si inserisce Smart Energy Expo(Verona, 8-10 ottobre), manifestazione internazionale che presenta soluzioni, prodotti e tecnologie per l’efficienza energetica.
Sulla scia della direttiva europea 20-20-20, in cui una delle cifre rappresenta proprio il miglioramento del 20% dell’efficienza energetica entro il 2020. Per il quale servono investimenti molto inferiori rispetto agli altri "venti": la diminuzione del 20% delle emissioni di gas serra e il 20% di energie rinnovabili nel mix energetico europeo. Obiettivi perseguiti anche in Cina (-16% dell’intensità energetica entro il 2015) e Giappone (-10% dei consumi elettrici entro il 2030).
La promozione della mobilità elettrica, l’utilizzo di motori elettrici e di inverter nell’industria, la riqualificazione energetica degli edifici residenziali, lo sviluppo delle smart grids sono interventi che avrebbero una significativa ricaduta sia in termini di risparmio energetico che in termini di rilancio del sistema economico e produttivo. Il rapporto Stato e le prospettive dell’efficienza energetica in Italia (realizzato lo scorso anno da Politecnico di Milano e Fondazione Centro Studi Enel) ha stimato un impatto ideale sul sistema economico nazionale pari al 2% del Pil al 2020, con oltre 200 mila nuovi posti di lavoro.
Il 9 ottobre dello scorso anno, però, l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha fatto il punto della situazione: mentre per i primi due obiettivi della Direttiva 20-20-20 siamo sulla buona strada, su quello dell’efficienza energetica (che è volontario e non obbligatorio) siamo indietro. L’Italia a fine 2012 è stato ha raggiunto solo il 65% dell’obiettivo di risparmio energetico previsto al 2016 che il nostro Paese si è prefissato. Le previsioni sono che al massimo l’Italia nel 2020 raggiungerà il 15% di efficienza energetica, lontano dal 20% della direttiva europea.
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