Tetto isolante estate/inverno? Ecco la soluzione migliore

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Dovendo realizzare una nuova copertura in zona climatica B, quale potrebbe essere la migliore soluzione per soddisfare sia le problematiche estive che quelle di isolamento invernale su una struttura in latero-cemento? I pannelli in fibre di legno mineralizzate hanno rispetto alla maggior parte dei materiali isolanti una notevole densità che permette di migliorare le prestazioni estive, ma anche un valore di conducibilità elevato (circa 0,090 W/m2K contro 0,040 W/m2K) che diminuisce le prestazioni invernali.

Tralasciando in questa sede gli effetti dovuti alle finiture, considerando lo spessore indicato e ipotizzando una stratigrafia di un solaio latero-cemento standard, sebbene la presenza del pannello permetta di dimezzare le prestazioni termiche invernali, il valore rimane elevato rispetto ai limiti di legge (U = 1,05 W/m2K contro 2,20 W/m2K della soluzione senza isolante e Ulim = 0,32 W/m2K per raggiungere il quale occorrono maggiori spessori).

Se si considera il comportamento termico estivo, premesso che ha grande importanza la tipologia di struttura, la soluzione proposta permette di elevare le prestazioni da sufficienti al limite fra medie/buone (da circa 7ore di sfasamento a circa 10 ore, con fattore di attenuazione da 0,5 a 0,2); risultati simili possono essere ottenuti utilizzando altre tipologie di isolanti purché abbiano un peso specifico e uno spessore opportuno.

Un’alternativa, in relazione ai costi e alle problematiche costruttive, è l’utilizzo di due tipologie di materiali. Esistono comunque altre soluzioni i cui effetti richiedono un calcolo accurato: intercapedine ventilata, utilizzo di materiali di finitura esterni altamente riflettenti, ecc.

(Fonte: Casaclima)