L'auto elettrica parte dalle colonnine di ricarica

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

L’auto elettrica parte dalle colonnine di ricarica. Senza le colonnine elettriche non si va da nessuna parte, almeno non con un’auto elettrica. Secondo una ricerca ENEXIS (principale "utilities" olandese) nei prossimi anni quindi prenderà forma il mercato globale dell'infrastruttura di ricarica, componente imprescindibile per vendere auto e mezzi elettrici. Sono previsti oltre 7,7 milioni di punti di ricarica installati entro il 2017, in base al report di PIKE Research.

Un mercato di 4,3 miliardi di dollari. Un mercato che vede oggi una decina di competitor globali, prevalentemente americani (cresciuti grazie ai grossi investimenti effettuati dal governo Obama), dove già entro il 2015 saranno installati oltre 1,5 milioni di punti. 
E se l'Europa continuerà ad avere un ruolo da non protagonista in questo scenario (con poco oltre le 500.000 installazioni nel 2017), il vero player globale sarà l'Asia (Cina, Korea, Giappone e Australia), che da sola coprirà oltre il 50% della domanda di mercato mondiale.  

E l’Italia? Di certo oggi gioca un ruolo di rilievo, anche se le potenzialità ci sono dato che le politiche ambientali delle città insieme alla geografia urbana e sociale dei centri storici fanno del Bel Paese un perfetto luogo per lo sviluppo della mobilità elettrica.