Termofotovoltaico: filtro del MIT promette importanti innovazioni

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) la scoperata di dispositivo ottico in grado di filtrare la luce proveniente da una specifica direzione, riflettendo tutta quella che proviene da qualunque altra.Il risultato ottenuto apre le porte a numerose applicazioni nel campo del solare termofotovoltaico. Una tecnologia in cui l'energia solare viene sfruttata per riscaldare un materiale che a sua volta emette radiazione luminosa di una particolare lunghezza d'onda, che può essere utilizzata per alimentare una cella fotovoltaica, ottimizzata per produrre elettricità quando viene colpita dalla luce di una particolare lunghezza d'onda.

Ma per fare ciò è necessario limitare le perdite di luce e calore dovute ai fenomeni di riflessione e, in questo senso, il dispositivo del MIT potrebbe fare la differenza.

Si tratta, infatti, di uno speciale filtro che promette importanti innovazioni nel campo del solare termofotovoltaico. E' costituito da una pila di strati di due materiali ultrasottili alternati, il cui spessore è stato controllato con precisione. “Quando ci sono due materiali accoppiati, lungo la loro interfaccia si verificano fenomeni di riflessione. In queste interfacce c'è però un 'angolo magico', chiamato angolo di Brewster, in cui la riflessione non si verifica affatto”, spiega Marin Soljacic che ha partecipato alla ricerca.

La quantità di luce normalmente riflessa in ciascuno di questi intervalli è piccola. Ma i ricercatori hanno combinato diversi strati ultrasottili alternati con tali proprietà (circa 80 strati), riuscendo a produrre un materiale capace di riflettere quasi tutta la luce, tranne quella proveniente da una particolare direzione di polarizzazione (ovvero la direzione dello spazio lungo la quale avviene l'oscillazione del campo elettrico associato alla luce).