Fotovoltaico, nel 2015 per i sistemi di accumulo aumenti di fatturato fino al 20 per cento

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Il 2015 sarà l’anno del rilancio del settore elettrico, con i sistemi di accumulo a fare da volano. Parola di Anie Energia. Il 2014 sarà invece a due marce: una prima metà difficile e una seconda nella quale si intravedono segnali incoraggianti di ripresa.Le stime dell'Associazione che rappresenta i comparti della produzione e distribuzione di energia elettrica per il prossimo anno parlano di incrementi di fatturato fino al 20 per cento.

Anie Energia ha, infatti, svolto un'indagine per il biennio 2014-2015 su un campione rappresentativo di imprese del settore, con cui sono stati analizzati gli andamenti e le prospettive del mercato italiano dei sistemi di accumulo, inverter fotovoltaici (connessi alla rete e integrati con sistemi di accumulo) e colonnine di ricarica.

L’ottimismo è dovuto, anche, alle attese regolamentazioni del mercato elettrico in riferimento ai sistemi di accumulo e ai SEU. Aeeg e Gse sono, infatti, a lavoro sulle nuove normative di riferimento, che dovrebbero essere pubblicate entro la prima metà del 2014. Si punta sull’integrazione di inverter fotovoltaici con sistemi di accumulo, secondo logiche di ottimizzazione dell’autoconsumo.

Per i sistemi di accumulo è previsto un incremento di fatturato nel 2015 stimato fino al 20% dal 40% delle aziende e atteso dal 32% come addirittura superiore a questa quota. Per gli inverter integrati con sistemi di accumulo più di un terzo delle aziende prevede invece una crescita superiore al 10%.

Il mercato degli inverter fotovoltaici conferma il ruolo determinante dei sistemi di accumulo: analizzando, infatti, l’andamento degli inverter integrati con questi sistemi, si nota come già per l’anno in corso le previsioni siano positive. La metà delle aziende prevede per il 2014 un aumento del fatturato interno fino al 20%, incremento che diventa ben più consistente (80% delle aziende) nel 2015.

Il 23% delle imprese ipotizza infatti un incremento fino al 5%, un’analoga quota indica una crescita a un tasso compreso fra il 5% e il 10%, mentre circa il 35% delle imprese si spinge a prevedere una crescita superiore al 10% del fatturato.