Terapie olistiche: quando curarsi al naturale
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Omeopatia agopuntura, yoga, aromaterapia, ayurveda, fitoterapia, osteopatia, shiatsu sono alcune delle tante discipline olistiche che pur basandosi su determinati presupposti scientifici, non trovano ancora una regolamentazione chiara per far sì che vengano riconosciute non come pratiche alternative ma come materia di medicina complementare.
Cercare di risolvere un problema di salute in maniera naturale senza ricorrere subito ai farmaci è una buona cosa, naturalmente, ma resta il fatto che ce ne sono tanti altri di problemi per cui è necessario seguire una cura medica.
In cosa consistono le terapie olistiche?
Innanzitutto chiariamo che con “Terapia olistica” si intende un metodo che mira a curare la persona in tutta la sua interezza e quindi non solo corpo ma anche anima, mente ed emozioni. Il termine “olismo” deriva, infatti, dal greco e significa totalità.
In base a questo approccio quindi, i sintomi scatenati da una determinata patologia non sono altro che segnali del corpo che tenta di ripristinare l’equilibrio perso. Può succedere infatti che alcune emozioni come paura e tristezza finiscano per trasformarsi addirittura in malattie o manie se eccessive e prolungate così come tutti noi, almeno una volta, abbiamo sperimentato che avere un atteggiamento positivo aiuta a risolvere un determinato problema di salute.
Bisogna ricordare che c'è una netta differenza tra guarire e stare bene: le terapie olistiche hanno soprattutto lo scopo di aiutare le persone a ritrovare un sano equilibrio.
E' importante perciò stare alla larga da tutti coloro che si dichiarano esperti di terapie antichissime che professano di guarire una malattia in maniera naturale e senza il ricorso a farmaci o eventuali interventi chirurgici.
In Italia non esiste un vero e proprio riconoscimento delle discipline olistiche anche se per accedere all’agopuntura o all’omeopatia è necessario aver conseguito una laurea in medicina. Per praticare l’osteopatia è richiesto invece un percorso della durata di alcuni anni.
E' bene dunque assicurarsi sempre che l’operatore sia un medico o una figura sanitaria. L'ayurveda, per esempio, è la medicina tradizionale indiana che può essere praticata solo da medici qualificati: si basa sul principio di unità tra corpo, mente e natura e prevede l’utilizzo di minerali, metalli purificati ed erbe specifiche.
Si fa ricorso alla medicina ayurvedica per combattere e provare a risolvere alcuni disturbi comuni come ad esempio mal di testa, ansia, insonnia, malattie della pelle come la psoriasi o disturbi gastrointestinali. Il massaggio ayurvedico rilasserebbe e aiuterebbe il corpo a ritrovare l’equilibrio perduto.
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