Oscar Green 2014, come trarre profitto in modo sostenibile dal territorio

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$Zucchero bianco, un \'killer\' invisibile$

Al concorso “Oscar Green” 2013 (il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti) assegnato a Milano nell’ambito delle iniziative dell’Expo ptotagonista è stata l'agricoltura creativa. In palio una borsa di studio per un anno gratuito al corso di Gestione delle imprese e management del turismo a ognuno dei diciotto finalisti, scelti in tutta Italia.

Vecchi e nuovi modi di trarre profitto in maniera sostenibile dal territorio, valorizzandone le risorse, dal caviale di lumache siciliano all’agribeach salentina, agli ecofunghi cresciuti sui fondi di caffè e ai cosmetici alla stella alpina del Trentino. E poi il vino di giuggiole, una spugna da bagno ricavata dalla zucca, una mozzarella di pecora adatta a chi non tollera il latte di mucca, mobili rivestiti con fibra di fico d’india, un giardino tropicale con più di 700 tipi di cactus.

In Puglia Marcello Rossetti ha pensato che i fichi d'india invece che in discarica potevano finire in casa e si è inventato la prima linea di agrimobili, complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra estratta dalle pale ancora verdi e posata su pannelli di legno multistrato. Disegni e colori originali e naturali, grande resistenza e design unico sono i punti di forza di “Sikalindi”, che richiama a Lecce clienti da tutto il mondo.

Sempre in Puglia Ambra Mongiò ha creato l’agri-beach, un orto in riva al mare, dove invece di ombrelloni e venditori di pareo si trovano ortaggi freschi, capre, asinelli maialini e un pollaio con oche e galline da cui vengono prese le uova fresche con cui vengono preparati i dolci.

Insomma anche l'agricoltura creativa può davvero diventare la via per uscire dalla crisi.